Le mestruazioni ai tempi del Coronavirus: come l’emergenza COVID-19 può condizionare il ciclo mestruale

L’emergenza Coronavirus sta sconvolgendo tutte le nostre abitudini sociali, lavorative, economiche e a volte anche fisiologiche.

Sebbene al momento non sembrano esserci studi che descrivono alterazioni del ciclo mestruale legate direttamente alla malattia Covid-19 (quindi alterazioni riscontrate in pazienti ammalate) ci sono una serie di fattori dovuti a questa situazione che possono condizionare il ciclo mestruale seppur in maniera indiretta.

Ansia e stress

Abbiamo detto più volte che l’ansia e lo stress sono in grado di modificare il ciclo mestruale causando ritardi o alterazioni nelle mestruazioni e, in queste ultime settimane, stati ansiosi o di disagio sono comuni nella maggior parte della popolazione.

Per questo motivo se il ciclo dovesse risultare più irregolare, doloroso o la sindrome premestruale dovesse presentarsi in modo più acuto, potrebbe essere semplicemente questione di stress dovuto a una situazione molto incerta e delicata.

Alimentazione

La difficoltà di trovare farina, lievito e zucchero nei supermercati ci fa capire come siano cambiate le abitudini alimentari degli italiani che non solo per ingannare il tempo si improvvisano pasticceri e pizzaioli ma, dovendo uscire per fare la spesa il meno possibile, preferiscono pasta, riso, conserve e comunque prodotti a lunga conservazione.

I prodotti freschi come frutta e verdura quindi passano in secondo piano eppure consumare quotidianamente fibre, frutta, verdura e limitare i grassi e i carboidrati è fondamentale per la salute dell’organismo, e quindi per quella del ciclo mestruale.

Ben venga sbizzarrirsi in cucina quindi, senza dimenticarsi però di seguire una dieta sana e bere molta acqua.

Sport

Nel nostro approfondimento sui benefici dell’attività fisica per i dolori mestruali abbiamo visto come 30 minuti di esercizio al giorno possano diminuire l’intensità dei dolori mestruali; in generale, praticare abitualmente esercizio fisico, seppur moderato, aiuta con la sindrome premestruale e a stare in salute.

Stando chiusi in casa non abbiamo la possibilità di praticare sport all’aria aperta o di recarci in piscina o in palestra, ma questo non vuol dire che non possiamo comunque mantenerci in esercizio.

Dovremo forse cambiare la tipologia di allenamento, ma fare sport tra le mura domestiche è comunque assolutamente consigliato in questo periodo.

Prodotti mestruali

La necessità di ridurre al minimo le uscite per fare la spesa ci costringe ad acquistare prodotti in maggiore quantità in modo da avere un po’ di scorta: questo però può portare ad acquisti incontrollati (come il caso della carta igienica negli stadi iniziali della quarantena) che lasciano la maggior parte della popolazione nell’impossibilità di acquistare un determinato bene.

Solo nella prima settimana di emergenza, secondo i dati Coop, l’acquisto di assorbenti è aumentato di un 10% rispetto alla media del periodo.

Giusto fare un po’ di scorta ma ricordiamoci delle altre persone: se compriamo tutti gli assorbenti sullo scaffale del supermercato, altre donne non potranno comprarli per sé stesse; possiamo compare quindi una confezione in più del previsto (o comprare una confezione singola anche se non ne abbiamo urgente bisogno) in modo tale da avere un po’ di scorta extra senza togliere nulla alle altre che potrebbero averne bisogno.

Questo particolare periodo può essere il momento giusto per ripensare all’uso che facciamo dei prodotti mestruali: chi, infatti, impiega soluzioni riutilizzabili come coppetta, assorbenti lavabili o intimo mestruale è più avvantaggiata in questo periodo perché non dipende (o dipende molto meno) dalla disponibilità di prodotti al supermercato.

Coppette, assorbenti di tela e intimo per le mestruazioni possono essere acquistati online (su Amazon o presso ecommerce specializzati) quindi possiamo comodamente scegliere il modello che più si adegua alle nostre esigenze e riceverlo a casa.

L’emergenza del Coronavirus, quindi, non ferma le mestruazioni ma può condizionare le nostre abitudine legate ad esse: dobbiamo cercare di assecondare il cambiamento per far fronte a una situazione che si protrarrà per diverso tempo ma dalla quale, alla fine, usciremo senz’altro.

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Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

2 commenti

  1. Buongiorno, sono Alice e ho 21 anni.
    L’ultimo ciclo risale al 6 aprile, ho avuto un rapporto protetto il 7 maggio, e ad oggi ho dolori caratteristici del periodo immediatamente antecedente l’arrivo delle mestruazioni, ma nulla accade da giorni (di solito il mio ciclo è regolare). Sono consapevole del mio cambio di stile di vita, dalla palestra all’alimentazione ed il forte stress del periodo, ma sono comunque molto preoccupata. Quanto è lecito aspettare prima di rivolgersi al medico? È preferibile fare comunque un test di gravidanza?

    1. Ciao Alice,

      io ti consiglierei comunque di fare un test di gravidanza, giusto per toglierti ogni dubbio.

      Non c’è una data dopo la quale è “lecito” rivolgersi al medico: se sei preoccupata è meglio farti controllare, anche perché l’ansia può fare in modo che le mestruazioni tardino ancora di più.

      Se le ultime mestruazioni le hai avute il 6 aprile e sei regolare (considerando un ciclo di 28 giorni), hai “saltato” due mesi, e mi sembra giusto che tu voglia controllare che tutto sia ok con il tuo ginecologo.

      In bocca al lupo!

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